-Capitolo 34: Rivalità a senso unico 強くなりたい.

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trinh
view post Posted on 5/4/2011, 09:46




Titolo: The Uchiha Couple (La coppia Uchiha).
Autore originale: asashouryuu.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Disclaimer: tutti i personaggi di questa fan fic non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro.
Pairing: SasuNaru.
Rating: yaoi, mpreg.

-Capitolo 34: Rivalità a senso unico 強くなりたい.

Naruto batté le mani cercando di incoraggiare un Kisho di quasi un anno a continuare a camminare verso di lui. Quando il bimbo lo raggiunse senza inciampare, un Naruto sorridente lo accolse abbracciandolo, per voltarsi all’udire di una risata dolce e melodiosa proveniente dall’altra zona del giardino. Scosse la testa divertito, come vide Miki, che ora aveva quattro anni, seduta sul prato con l’erba e delle liane che crescevano intorno alle sue braccia.

La ragazza possedeva più di un comune pollice verde. A differenza dei suoi due fratelli, aveva un controllo perfetto sul suo chakra. Per questo motivo, Tsunade aveva voluto che Miki fosse la sua erede così come Naruto lo era stato del sandaime e aveva chiesto ai due padri di permetterle di allenare la bambina a partire dal suo quarto anno di età. Il programma di allenamento di Miki comprendeva tutti i giorni della settimana. E con il suo aiuto, il potere di controllare le piante della bimba si era risvegliato; così trascorreva i finesettimana facendo pratica in giardino. Se non fosse stato per Naruto e Sasuke, che avevano insistito sul fatto che potesse allenarsi solo all’aperto, la villa sarebbe stata una giungla ormai.

Naruto era così assorto a guardare Miki e nello stesso tempo a giocare con Kisho, che non si rese conto di essere osservato.

-SasuNaru is love-

Akemi, che aveva sei anni, guardava i giardini da uno dei balconi di casa e sorrideva mentre parole accurate gli venivano in mente. Se Yuuzuki era infantile, malizioso e responsabile e il suo otousan era calmo, arrogante e aristocratico, il suo caro chichiue era forte, gentile, selvaggio e dolce. Era sicuramente una contraddizione ambulante, bello dentro e fuori. Non importava quanti libri o pergamene avesse letto, quanto vasto fosse il suo bagaglio lessicale, non riusciva a trovare la parola perfetta per descrivere il suo chichiue.

Per quanto potesse ricordare, aveva sempre adorato il suo papà dai capelli biondi e lo infastidiva profondamente il fatto di avere un sacco di rivali per la sua attenzione. I suoi rivali erano gli abitanti del villaggio, gli amici del suo chichiue, i suoi subordinati e i suoi fratelli. Ma il suo più grande rivale altri non era che il suo otousan che, presumeva, sapeva molte cose –cose sul suo chichiue che nessuno conosceva eccetto il suo otousan e da qualche parte dentro di lui, lo odiava per questo. Ma doveva mantenere rapporti pacifici con lui, se non altro per raccogliere informazioni segrete sul suo chichiue.

Si girò vero la sua sinistra quando sentì una presenza unirsi a lui. Fece rigidamente un segno col capo, rendendosi conto che era il suo otousan –il suo rivale mortale.

“Non riesco a capire perché chichiue possa partorire”, commentò Akemi. La questione gli era parsa confusa dal momento in cui aveva imparato a conoscere il sistema riproduttivo del corpo umano all’Accademia. Aveva provato a fare delle ricerche sulla capacità del suo chichiue, ma senza risultati. Lo aveva anche chiesto allo spensierato fratello che aveva semplicemente lasciato cadere l’argomento segnandolo come triviale, prima di continuare a rimpinzarsi di dolci. Stupido fratello maggiore. Non riusciva a vedere quanto fosse importante per lui la questione?

Sasuke parve sorpreso, “Ti dà fastidio?”

Il ragazzo scosse la testa, “Penso sia fantastico, ma non so perché succede.”

“Perché lui è speciale,” rispose semplicemente l’uomo più grande. Si aspettava che Akemi gli chiedesse di delucidargli tale dichiarazione, ma tutto ciò che fece quest’ultimo fu guardare il biondo che rideva insieme a Miki, prima di annuire con la testa in assenso.

“Lo so. Ecco perché sposerò una persona come lui.”

“Lui è un pezzo unico, Akemi,” dichiarò Sasuke con un sorrisetto.

Con un ghigno compiaciuto Akemi guardò il suo otousan, i suoi occhi luccicavano di una sfida silenziosa, “Allora sposerò lui.”

Tale annuncio colse Sasuke alla sprovvista, che non seppe come ribattere, visto che non aveva mai sentito dire parole simili da Yuuzuki.

“Hn.”

Akemi si alzò in piedi e disse con arroganza al padre, “D’ora in poi, questa è una battaglia”. Poi se ne andò, lasciando Sasuke che mezzo si chiedeva se doveva prendere o meno sul serio le cose.

-SasuNaru is love-

La mattina seguente, Naruto fu sorpreso di vedere Akemi con i capelli in aria come lui, invece che con la pettinatura ereditata da Sasuke. Peggio ancora il ragazzo aveva ignorato la presenza di Sasuke e cominciato a cenare con la sua solita calma. Naruto chiese tacitamente al marito una spiegazione al comportamento e questi gli rispose tranquillamente ‘crescono’. Tale risposta lo lasciò confuso e quando domandò ulteriori spiegazioni, Sasuke si limitò a scuotere la testa. Era il suo modo di dire a Naruto di lasciargli fare, perché sapeva cosa provava Akemi. Lo sapeva, perché era ciò che aveva provato lui a quattro anni. Era stato stupido a non realizzare che il comportamento di Akemi era del tutto simile al suo, tranne che quello di Akemi era peggiore. Ma era comprensibile, dato che il complesso di Edipo di Akemi era stato reso estremo dalle sue insicurezze e dalla gelosia verso i fratelli. Sasuke sapeva che il complesso sarebbe svanito come una mano che cresce, ma aveva comunque bisogno di parlare con il ragazzo prima che fosse saltato in strane conclusioni.

-SasuNaru is love-

Quando le lezioni finirono, Alemi si era subito fatto strada dalla fioreria di Ino Yamanaka e le aveva chiesto di fargli un bel bouquet.
“Chi è la fortunata?” domandò Ino restituendo il resto ad Akemi. Il ragazzo gli diede uno sguardo da se-stupida? Prima di rispondere, “E’ per chichiue”. E la donna non riuscì a fare latro che fissare Akemi mentre se ne andava via rapidamente.

-SasuNaru is love-

Naruto si guardò alle spalle e chiamò il marito, che si stava dirigendo verso il frigorifero.

“Non riesco a decidere se il gusto sia giusto o meno,” disse, intingendo l’indice nella salsa che stava cuocendo e succhiandolo.

Dopo aver assaggiato la salsa più e più volte negli ultimi minuti, non riusciva più a distinguere il gusto attuale da quello precedente.

“Com’è?” chiese Sasuke mentre si accostava leggermente dietro al biondo che gli offrì l’indice per provare. Senza indugi, Sasuke accolse il dito offerto, ma invece di limitarsi a gustare la salta, fece qualcosa di più. Succhiò il dito di Naruto, lasciando che la lingua si muovesse contro di esso in un movimento circolare che fece subito ritrarre la mano brunita.

“P-pervertito!” balbettò cercando di combattere il rossore sulle guance.

“Che cosa? Stavo facendo quello che mi avevi detto, fino a quando non mi hai distratto.”

“Così com’è? Devo aggiungere un po’ più di zucchero?”

“Non riesco a decidere,” fu la risposta di Sasuke.

Sospirando, esasperato, Naruto immerse ancora una volta il dito nella salsa e stava per portarlo alla bocca di Sasuke, quando questi lo batté sul tempo. Il ninja dai capelli scuri, succhiò ancora una volta il dito mentre i suoi occhi neri tenevano incatenati a sé quelli blu.

Naruto sentì il calore correre non solo per il volto, ma ovunque nel suo corpo. Quegli occhi attraenti lo facevano sentire caldo. Strappò il dito e lo sostituì con le labbra. Gemette quando Sasuke lo strinse contro il lavandino, con il bordo che batteva leggermente contro il suo sedere. Approfondì il bacio, dando tanto quanto stava ricevendo.

Quando sentirono la porta sbattere i due si scostarono l’uno dall’altro.

“Il sapore della salsa è perfetto”, sussurrò Sasuke prima di riportarsi al frigorifero e Naruto in risposta ridacchiò e fu così che Akemi li trovò in cucina.

Bello, pensò Akemi come vide il suo chichiue sorridente. Non aveva mai visto prima quel sorriso e il modo in cui gli scintillavano gli occhi era diverso, quasi ipnotizzante. Si sentì come se si fosse appena introdotto in un luogo proibito.

“Bentornato a casa, Akemi,” salutò Naruto.

“Sono a casa”, disse e gli porse il bouquet.

Bello, pensò Akemi come vide il suo chichiue sorridente. Non aveva mai visto quel sorriso prima d’ora e il modo in cui gli scintillavano gli occhi era diverso dal solito, quasi ipnotizzante. Ebbe la sensazione di aver appena violato un luogo proibito.

“Bentornato a casa, Akemi,” lo salutò Naruto.

“Sono tornato,” disse il ragazzo, porgendogli il mazzo di fiori. Naruto sorrise, ma non come voleva Akemi. Voleva che il suo chichiue sorridesse proprio come pochi secondi prima. Voleva-

“Ne, chi ami di più? Otousan o me?”

Tale domanda confuse Naruto che non poté che farsi scappare un tacito ‘eh?’.

“Chichiue?”

“Amo te ed otousan in egual modo”, rispose seriamente. Ma questo non fece altro che infuriare Akemi. “Come puoi? Lui è mio nemico!”, disse prima di uscire dalla cucina e poi da casa. Naruto stette per correre dietro al figlio quando Sasuke lo fermò.

“Lascia fare a me”, disse.

“Farai meglio a portarlo a casa prima di cena, ok?” gridò Naruto mentre Sasuke si dirigeva verso la porta. Poi sospirò. Akemi era più problematico di Yuuzuki da gestire e si chiese se lui e Sasuke avessero sbagliato da qualche parte nel crescerlo. Non gli piaceva il fatto che il ragazzo stesse facendo capricci e decise che avrebbe parlato con Akemi più tardi. Non voleva che qualcuno dei suoi figli fosse viziato.

-SasuNaru is love-

Quando Sasuke trovò Akemi nel giardino di casa, calde lacrime di rabbia cadevano ancora dai suoi occhi.

“Va via”, sibilò Akemi.

“Chichiue ed io disapproviamo i tuoi malumori, Akemi” disse e si rese conto che il ragazzo era troppo arrabbiato per ascoltar qualsiasi cosa sull’argomento.
Doveva risolvere la questione, che era troppo importante per il figlio, prima di rimprovero per le sue azioni. Voltò Akemi per le spalle, impedendogli così di tornare alla sua posizione precedente.
“Guardami, Akemi,” disse Sasuke con voce che non ammetteva disobbedienza. Akemi obbedì, come ogni volta che si sentiva minacciato da quella voce. “Tu sei la prova del nostro amore e per questo motivo, chichiue ti amerà sempre più di me”. A questa affermazione, gli occhi azzurri del ragazzino sgranarono. “Ma se lo sposi, allora mi si spezzerà il cuore e se mi vede così, allora anche lui si sentirà triste e solo. Vuoi che chichiue stia così?”
Akemi scosse furiosamente la testa. Render triste e solo il suo chichiue era fuori discussione. Si sarebbe sentito male se ciò fosse avvenuto.
“Allora, permettimi di stare con lui, okay?”
Akemi contrasse il viso, come se stesse prendendo la decisione più grande della sua vita e a modo suo lo era. Ma sapeva che c’erano alcune cose che appartenevano solo al suo otousan, come quel sorriso del suo chichiue in cucina. Vedeva che il suo chichiue era felice… molto felice.

Dopo pochi istanti, annuì lentamente con il capo come se non fosse stato propriamente sicuro della sua decisione. Si asciugò gli occhi prima di alzare lo sguardo verso Sasuke e dirgli, “Feriscilo e io te lo porterò via. Promesso?”
Mentalmente Sasuke sospirò esasperato. “Sì, lo prometto.” E giusto per dimostrare la serietà delle sue parole, tirò fuori una mano, più che volenteroso di stringere quella del figlio per suggellare la loro promessa. Ma il ragazzo decise di imitare una delle scene dei libri che leggeva. “Patto di sangue.”
“Come?”
“Suggelliamo il nostro patto con il sangue.”
“Akemi,” questa volta non riuscì a contenere l’esasperazione nella sua voce.
“Per favore, otousan.”
Sasuke soppesò il da farsi. Se si fosse rifiutato, Dio sapeva per quanto tempo sarebbero rimasti lì fuori e se avesse semplicemente trascinato Akemi indietro avrebbe solo causato più problemi. Sospirando, prese il kunai, incise un piccolo taglio sulle loro mani e poi se le strinsero.
Un Akemi soddisfatto camminò fianco a fianco con Sasuke. “Devi ancora chieder scusa per la scenata di poco fa. Chichiue non ne era molto contento”. Quando vide che il ragazzo aveva messo su il broncio e gli lanciava sguardi da cucciolo bastonato, scosse la testa. “No, Akemi. Bisogna sempre affrontare le conseguenze delle proprie azioni.”

Continua…
 
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simo29
view post Posted on 6/4/2011, 22:33




ma che tenerezza che mi fa Akemi, pronto a sfidare suo otousan per amore della sua chichiue.
 
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trinh
view post Posted on 7/4/2011, 10:58




XD, eh puccio lui, ma il mio figlio prediletto rimarrà per sempre Yuuzuki XDD.
 
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view post Posted on 7/4/2011, 20:51

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Bentornata! Non ti dico come ho reagito appena ho visto l'aggiornamento, ma sappi che ne sono felice.
Per prima cosa vorrei chiedere un chiarimento sul capitolo precedente, lo avevo già fatto, ma forse non ci hai fatto caso, quindi lo richiedo qui, sperando di non sbagliare.
La parte che non mi quadra è questa:
“Quello che ho pensato anch’io,” mormorò Sasuke sedendosi su un’altra sedia. “Ad ogni modo, ho già messo in chiaro le cose anche se non so l’esatta ragione per cui Kisho abbia i poteri di Kyuubi.”
“Conoscendoti, probabilmente tu hai una teoria che sono certo sarà corretta,” rispose il moro.
“Sentiamo.”
Mi spiego: può essere che la frase "ad ogni modo...etc" sia detta da Naruto e "sentiamo" da Sasuke, come proseguimento alla frase precedente? Spero di essermi spiegata bene, intanto ti ringrazio se potrai spiegarmelo.
Passando a questo capitolo, Akemi mi preoccupava, anche se mi ha fatto ridere immaginarmi la faccia di Sasuke alle parole del figlio quando gli ha detto che vuole sposare Naruto ^^
Dopo mi sono piaciute le parole usate da Sasuke per spiegare ad Akemi la situazione, mi è scappata una lacrimuccia ^////^
Il capitolo mi è piaciuto e non vedo l'ora di vedere il prossimo, quindi bye!!
PS: la parte dove Akemi porta dei fiori a Naruto una parte non è ripetuta due volte?
 
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trinh
view post Posted on 19/4/2011, 13:48




CITAZIONE (krikka86 @ 7/4/2011, 21:51) 
Bentornata! Non ti dico come ho reagito appena ho visto l'aggiornamento, ma sappi che ne sono felice.
Per prima cosa vorrei chiedere un chiarimento sul capitolo precedente, lo avevo già fatto, ma forse non ci hai fatto caso, quindi lo richiedo qui, sperando di non sbagliare.
La parte che non mi quadra è questa:
“Quello che ho pensato anch’io,” mormorò Sasuke sedendosi su un’altra sedia. “Ad ogni modo, ho già messo in chiaro le cose anche se non so l’esatta ragione per cui Kisho abbia i poteri di Kyuubi.”
“Conoscendoti, probabilmente tu hai una teoria che sono certo sarà corretta,” rispose il moro.
“Sentiamo.”
Mi spiego: può essere che la frase "ad ogni modo...etc" sia detta da Naruto e "sentiamo" da Sasuke, come proseguimento alla frase precedente? Spero di essermi spiegata bene, intanto ti ringrazio se potrai spiegarmelo.
Passando a questo capitolo, Akemi mi preoccupava, anche se mi ha fatto ridere immaginarmi la faccia di Sasuke alle parole del figlio quando gli ha detto che vuole sposare Naruto ^^
Dopo mi sono piaciute le parole usate da Sasuke per spiegare ad Akemi la situazione, mi è scappata una lacrimuccia ^////^
Il capitolo mi è piaciuto e non vedo l'ora di vedere il prossimo, quindi bye!!
PS: la parte dove Akemi porta dei fiori a Naruto una parte non è ripetuta due volte?

Ciao, Krikka, scusa se ti rispondo così in ritardo, ma sono in fase fine corso inizio esami e sono un po' in crisi... comunque tu come stai? Come ti procede la vita? Per quanto riguarda il tuo dubbio, è proprio come dici tu :), non ti preoccupare, hai capito benissimo.
E grazie per la correzione, me l'avevano già segnalata, ma non l'ho ancora corretta, sono proprio pessima ultimamente. Ehh Akemi ha avuto un bel complesso d'Edipo, fortuna che non è finito per sposarsi davvero con Naruto XDD.

Grazie mille del commento Krikka ^^!
Un bacio, trinh
 
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4 replies since 5/4/2011, 09:46   145 views
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